E’ online la prima mostra virtuale realizzata dalla Casanatense con il SCMS messo a punto dall’ICCU, con la quale ci prefiggiamo lo scopo di rendere visibile un patrimonio iconografico, se vogliamo minore, ma di interesse storico e documentario e non solo per l’Istituto che lo conserva.

La biblioteca Casanatense è popolata da una serie di ritratti dipinti e scolpiti di alcuni degli uomini che durante i secoli l’hanno “abitata” e di altri, dei quali vita e pensiero sono stati fonte di ispirazione ed esempio per i frequentatori del grande istituto bibliotecario romano.

Chi sono costoro?

I padri domenicani (alcuni di loro sono stati prefetti, che oggi definiremmo i direttori della biblioteca), i quali con espressione generalmente benevola e sorridente, osservano ciò che accade dalle pareti dei vari ambienti in cui si trovano appesi i loro ritratti; il Fondatore, il cardinale Casanate; due insigni bibliotecari statali fra quelli che hanno diretto l’Istituto dopo il 1873, anno della soppressione delle corporazioni religiose e dell’incameramento della Casanatense da parte dello Stato italiano, Luigi De Gregori e Ignazio Giorgi; uomini illustri, a vario titolo, ritratti in busti di gesso e in medaglioni di gesso o di marmo; le rappresentazioni allegoriche delle Scienze, dipinte in un ciclo di affreschi decorativo delle pareti della prima sala di lettura.

Tutti questi personaggi (che tali, questi uomini, sono stati resi dalla loro rappresentazione pubblica) appaiono come gli impassibili e vigili custodi dei libri, per i quali gli uni hanno lavorato gran parte della vita e con i quali gli altri hanno tramandato ai posteri il proprio pensiero o visto celebrate le proprie gesta.

I custodi dei libri