La scrittura della danza: la notazione coreografica di Raoul-Auger Feuillet alla corte di re Luigi XIV di Anna Alberati
Pubblicato in occasione della Giornata mondiale della danza 24 aprile 2009.

I libri

1. Feuillet, Raoul-Auger
Recüeil del dances contenant un tres grand nombre, des meillieurs Entrées de ballet de M.r Pecour tant pour homme que pour femmes, dont la plus grande partie ont été dancées a l’Opera. Recüeillies et mises au jour. Par M.r Feuillet M.e de dance.
A Paris, chez le Sieur Feuillet, 1704
Mus. 935 [esemplare appartenuto a Alfred Cortot]

2. Feuillet, Raoul-Auger
Recüeil de Contredances mises en choréographie, d’une manière si aisée, que toutes personnes peuvent facilment les apprendre … par M.r Feüillet. Maître et compositeur de dance.
A Paris, chez l’Auteur, 1706
Mus. 304

3. Dubois
Principes d’Allemandes, par M.r Dubois. De l’Opera.
A Paris, Chez l’Auteur rue Mazarine, [1769]
Mus. 936.1

Il primo è un libro di danze e di entrées di balletti, da opere rappresentate a Parigi al teatro dell’Opéra, con la partitura musicale del cembalo e la notazione coreografica elaborata da Raoul-Auger Feuillet, ballerino e coreografo, con segni grafici di singolare suggestione.

Il secondo è una raccolta di contredanses, con la partitura musicale e la notazione coreografica, sempre di Raoul-Auger Feuillet.

Il terzo è un libro che contiene diverse opere di un misterioso Mr. Dubois, indicato come Pensionnaire du Roy et de l’Académie Royale de Musique, ovvero danzatore e coreografo di corte.
Il volume comprende Principes d’Allemandes, stampato a Parigi probabilmente nel 1769, che contiene 12 incantevoli incisioni nelle quali sono raffigurate coppie di ballerini in atto di danzare, mentre nella pagina a fianco compare la descrizione letteraria dei movimenti da eseguire in ogni danza; segue una raccolta di 12 contredanses, stampate a Parigi probabilmente nel 1774, per ognuna delle quali è stata stampata la partitura musicale e insieme la notazione coreografica; infine compare la partitura di 6 minuetti e 6 allemandes. La notazione coreografica è simile a quella di Feuillet, ma con simboli diversi dal punto di vista grafico.

I personaggi

Raoul-Augier Feuillet, vissuto fra il 1650 e il 1710, danzatore e coreografo francese, fu membro dell’Académie Royale de Danse, fondata a Parigi nel 1661 da re Luigi XIV.
Prima accademia di danza nel mondo occidentale, la scuola fu creata con l’intento di diffondere e sviluppare i principi fondamentali dell’arte della danza, che da quel momento prende il nome di danza classica (o accademica).
Nel 1700 Feuillet pubblicò Choréographie ou l’art de décrire la dance, par caractères, figures et signes démonstratifs, avec lesquels on apprend facilement de soy-même toutes sortes de dances. Ouvrage très utile aux maîtres à dancer et à toutes les personnes qui s’appliquent à la dance …, Paris, l’Auteur, 1700, un trattato nel quale descrive un sistema grafico (il primo) di notazione per i movimenti della danza (o notazione coreografica), opera che fu tradotta in diverse lingue e che ebbe una grande diffusione in Europa.

In realtà un sistema di notazione coreografica era stato ideato 20 anni prima da Pierre Beauchamp (Versailles 1636-Parigi 1705), il vero inventore del sistema, primo direttore dell’Académie Royale de Danse e maître de ballet di Luigi XIV, che fra l’altro codificò le cinque posizioni dei piedi e l’uso dell’en dehors che è alla base della danza classica.
Avvenne così che, nel 1704, Beauchamp si appellasse addirittura al sovrano, accusando Feuillet di plagio. Questi, infatti, non riconoscendo il debito di allievo nei confronti del maestro, aveva elaborato e illustrato come inedito un sistema per “descrivere la danza attraverso caratteri, segni e figure dimostrative” in un volume assai accurato, al quale seguirono altre collezioni di coreografie che documentano entrées e danze di corte, composte da lui stesso e da un suo collaboratore, Louis-Guillaume Pécour. Ma la morte di Feuillet fece cadere la questione, togliendo il Re dall’imbarazzo di una decisione.

Louis-Guillaume Pécour (1651c.-1729), allievo di Beauchamp e, dal 1687, suo successore come maître de ballet all’Opéra fino alla sua morte, divenne uno dei più famosi interpreti delle danze nelle opere del celeberrimo compositore italo-francese Jean Baptiste Lully.
Pécour fu ballerino di grande eleganza e coreografo di notevole bravura e le sue coreografie compaiono nei volumi pubblicati da Feuillet.

In conclusione, tutte e tre le opere descrivono una serie di danze teatrali con un sistema di notazione coreografica – da citare come notazione di Beauchamp-Feuillet – che rappresenta con simboli grafici le posizioni, i movimenti, i passi e i percorsi dei ballerini, inseriti in una sala di danza immaginaria.
Inoltre tali simboli sono posti all’interno di linee di battuta coincidenti con le battute musicali, ovvero i passi sono segnati in modo da corrispondere alla struttura della musica, che compare stampata all’inizio di ogni pagina.
Con questa notazione sono state pubblicate diverse opere, che si diffusero rapidamente in Europa e favorirono la posizione di preminenza della Francia nell’arte della danza, con più di 350 coreografie di danze per uso privato e di danze teatrali, per balletti inseriti nelle opere per musica dell’epoca.
Grazie a questi manuali è possibile così conoscere, e soprattutto anche ricostruire, i movimenti di danze che sono conosciute dai musicisti soltanto per la loro musica: (in francese, lingua ufficiale della danza): minuets, bourrées, gavottes, sarabandes, gigues, passepieds, loures, rigaudons, chaconnes, passacailles, forlanes, canaries, pavanes, galliards, hornpipes, courantes, entrées, contredanses.

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