Le legature antiche della Casanatense

In questo senso sono notevoli le legature che ricoprono un gruppo di manoscritti aragonesi, eseguite a Napoli nel tardo Quattrocento […] Su queste legature, dai primi modelli tardogotici cuciti alla “cappuccina” su assi di legno e decorati a secco con cordami e barrette, si passa per influsso moresco a manufatti di cartone, più leggeri e maneggevoli, ed elegantemente ornati a foglia d’oro o con lacche e trafori, su marocchino marrone, verde, azzurro oppure su pelle di capretto bianca.

Fra gli incunabuli si sono conservate circa 100 legature, per la maggior parte tuttavia pesantemente, rimaneggiate durante le campagne di restauro praticate a tappeto un trentennio fa. In queste legature e anche in diversi volumi stampati in Italia fra il 1500 e il 1540 appare chiaro come a Venezia prima e poi in tutta Italia si sia venuto elaborando nella prima metà del Cinquecento una decorazione diversa, del tutto estranea alle legature di lusso o di “corte” e che segue invece il tracciato della produzione corrente, volta a fini essenzialmente pratici: si tratta della cosiddette “aldine”, che si trovano in una posizione di consapevole distacco, sia rispetto ai vecchi libri di studio del passato, sia rispetto alla sontuosa tradizione dei pezzi unici.

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