Tra le edizioni antiche della Divina Commedia in possesso della Biblioteca Casanatense, quella stampata a Venezia nel 1474 da Vindelino da Spira offre il contributo di un biografo d’eccezione, Giovanni Boccaccio.

Si tratta di uno scritto redatto tra gli anni ’50 e ’60 del XIV secolo. Informatosi presso parenti, amici, e persone che avevano frequentato l’Alighieri, il Certaldese, oltre all’esaltazione della Commedia come punto d’incontro perfetto tra poesia e verità filosofica, ci restituisce notizie sulla vita di Dante considerate tutt’oggi attendibili e autentiche.

Ma non è l’unica peculiarità di questo testo. Un’altra testimonianza molto particolare si trova in fine all’edizione; è quella del figlio dell’Alighieri, Jacopo, che con delle terzine da lui composte rende omaggio al capolavoro paterno.

Al termine dell’ intervento, verrà trasmessa in streaming una clip introduttiva all’ editoriale dedicato al De mulierbus claris, pubblicato su http://www.casanatense.beniculturali.it.