Gioachino Rossini, uno dei più geniali e dei più conosciuti compositori italiani, nacque a Pesaro esattamente 220 anni fa, in un anno bisestile, il 29 febbraio dell’anno 1792.

Nella Biblioteca Casanatense, oltre a una serie di trascrizioni di sinfonie e di arie tratte da numerosi melodrammi di Rossini, sia in copia manoscritta che in edizioni a stampa, sono conservate le edizioni originali di 3 drammi per musica, stampati a Roma dalla Litografia Ratti e Cencetti, tutti provenienti dal Fondo Baini.

1. Mosè in Egitto. Azione tragico-sacra in 3 atti, su libretto di Andrea Leone Tottola, dalla tragedia L’Osiride di Francesco Ringhieri. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 5 marzo 1818, con successo, anche se il pubblico apprezzò di più i primi due atti che l’ultimo. Rossini infatti dovette riscriverlo completamente, e aggiungerci la famosa preghiera Dal tuo stellato soglio, il brano più celebre dell’opera. Cadde nell’oblio dopo la nuova versione francese, intitolata Moïse et Pharaon. [Mus. 182-183]

2. Ricciardo e Zoraide. Dramma serio in due atti, su libretto di Francesco Berio di Salsa, che aveva già scritto per Rossini il libretto del suo Otello ed è in parte tratto dal poema Ricciardetto (1783) di Niccolò Forteguerri. Fu rappresentato per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 3 dicembre 1818. [Mus. 184-185]

3. L’assedio di Corinto ossia Maometto II. Tragedia lirica in 3 atti, su libretto di Calisto Bassi. Maometto II era stato scritto su libretto di Cesare Della Valle, tratto dalla tragedia Anna Erizo (scritta dallo stesso Della Valle), ispirata all’episodio della guerra da Veneziani e Turchi e alla caduta di Negroponte del 1476. Fu rappresentato per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 3 dicembre 1820, e fu un insuccesso, dovuto soprattutto al finale troppo tragico (raro in Rossini). Per una successiva replica fatta a Venezia nel 1822 Rossini modificò alcuni pezzi e cambiò il finale tragico in lieto, utilizzando il celeberrimo rondò di Elena de La Donna del lago, ma l’opera ugualmente non ebbe successo. Più tardi, Rossini elaborò per il palcoscenico parigino una revisione dell’opera, adattando alcuni pezzi e componendone altri nuovi: nel 1826 pertanto debuttò L’assedio di Corinto, con buon successo di pubblico, e la fama de l’Assediooscurò quella di Maometto, che non fu più rappresentato. [Mus. 176-178]