Appunti per un’esposizione di chitarre storiche nella Biblioteca Casanatense allestita durante il Festival della Liuteria 2009

[di Lorenzo Frignani, liutaio e collezionista]

La collezione è il frutto di una raccolta che si sviluppa nell’arco di un trentennio.
Iniziata per caso, si è pian piano strutturata finalizzando la raccolta a strumenti di scuola italiana, in un arco di tempo che va dalla fine del ‘700 all’inizio del ‘900.
Il cuore della raccolta però, si concentra sulle chitarre del primo ‘800, periodo di massima evoluzione e splendore della chitarra, anche grazie al lavoro di chitarristi e compositori dell’epoca, quali Carulli, Carcassi, Giuliani, Sor, Legnani e molti altri, che stimolarono moltissimo l’attività culturale e musicale del periodo in oggetto a favore della chitarra.
In particolare, la loro attività si svolse sull’asse culturale che, dall’Italia del sud, dalla Sicilia a Napoli, Roma, Milano, Vienna, Parigi e Londra, per citare alcuni dei luoghi principali, diede ospitalità al fervore artistico-musicale dell’inizio ‘800.
Tutti questi luoghi furono sede di importanti corti europee intorno alle quali viveva quell’artigianato d’arte che da sempre era stato il cuore pulsante del ricco rinascimento italiano ed europeo.
Rinascimento che aveva dato la luce e l’energia a quella fucina di talenti creativi i cui risultati ancora oggi ammiriamo nei musei e nelle raccolte di tutto il mondo, reminescenze di ciò che può fare la parte buona del genere umano.
Storicamente tutti conosciamo le grandi glorie della liuteria, dagli Amati a Stradivari e Guarneri, dei quali molte cronache ci hanno parlato, anche in virtù del valore economico ed esclusivo di appartenenza delle loro opere, ma pochi conoscono la miriade di creatori che da sempre hanno operato nel segno dell’eccellenza.
E la chitarra, strumento di derivazione ed uso più popolare, ha spesso vissuto in una penombra storica che solo di recente si sta riscoprendo.

Basta osservare con attenzione gli esempi riportati in questa mostra e in questa collezione per capire cosa si vuol intendere. Chitarre che sono paragonabili a veri e propri “gioielli dell’arte”.
Giovan Battista e Gaetano Fabricatore, massimi artefici della liuteria napoletana, nell’epoca della Regina Margherita e della sua corte.
Opere uscite dalle mani dei Vinaccia, altri sublimi autori napoletani quali De Grado e Da Gennaro; svariati esempi della famiglia piemontese dei Guadagnini, con Carlo Gaetano, Francesco, ecc…
Gli emiliani con i Marconcini Luigi e Giuseppe, attivi alla corte Estense; Zucconi, Guarmandi, Tadolini e successivamente Mozzani, vero genio del primo ‘900.
Insieme a quelli citati, i lavori di molti altri importanti autori che manifestano come la chitarra avesse in quel periodo un ruolo di primaria importanza.
Strumenti costruiti in modelli semplici e spartani fino ad esempi impreziositi con decorazioni floreali , madreperle incastonate come pietre preziose, lavorazioni di estrema raffinatezza per committenti facoltosi che amavano farsi ritrarre con queste meraviglie musicali.
Esempi straordinari del lavoro del liutaio, che li ha creati per noi e ce li ha donati con quella dote che amo definire “musica nelle mani”, oggetti che sembrano vibrare anche semplicemente osservandoli.

Lorenzo Frignani si dedica alla costruzione e al restauro di strumenti a pizzico e ad arco dal 1982.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali ed è stato invitato a far parte di giurie in concorsi nazionali ed internazionali.
Collabora attivamente e regolarmente con musei ed istituzioni nazionali ed internazionali.
E’ stato curatore e perito per la Fondazione Toscanini di Parma a cui fa capo l’Orchestra dell’Emilia Romagna.
E’ Vicepresidente A.L.I. professionisti (ITALIA) e socio A.L.A.D.F.I. (Francia).
Dal 1997 collabora attivamente con il Comune di Pieve di Cento (BOLOGNA), per i corsi di liuteria esistenti e per tutte le iniziative correlate alla Scuola di Liuteria, in qualità di Consulente Artistico.
Ha organizzato e tenuto personalmente mostre e conferenze di liuteria in Italia e all’estero.
Ha curato diverse importanti pubblicazioni, oggi riferimento per collezioni pubbliche e private e per gli appassionati del settore.
E’ fondatore della LF Edizioni, occupandosi di diffondere la tradizione liutaria attraverso la traduzione in lingua italiana di importanti testi originariamente in lingua straniera.
E’ esperto e collezionista di fama internazionale, in particolare per gli strumenti a pizzico italiani.
Vive e lavora a Modena.

Web: www.frignanilorenzo.com

editoriale pubblicato nel 2009