Grazie alla voce dei relatori il convegno ripercorrerà la vicenda dei due giornalisti italiani
Il 22 agosto 1980 Graziella e Italo partono per Damasco, in Siria: destinazione il Libano e i campi profughi palestinesi. A organizzare e pagare il viaggio dei due giornalisti è Nemer Hammad, rappresentante dell’OLP in Italia. Il 24 agosto Graziella e Italo passano in macchina la frontiera tra Siria e Libano e arrivano a Beirut dove Al Fatah, la principale organizzazione dell’OLP guidata da Yasser Arafat, offre loro una stanza presso l’Hotel Triumph mentre li aiuta a far da interprete, un amico gia’ conosciuto e intervistato da Graziella a Roma: il prete palestinese monsignor Ibram Ayad.
Il 1º settembre i due giornalisti si recano all’ambasciata italiana a Beirut dove comunicano di voler visitare il sud del Libano e il Castello di Beaufort, postazione dell’OLP spesso attaccata dalle forze israeliane durante la guerra civile libanese. Avvisano che se entro tre giorni non dovessero fare ritorno all’hotel, l’ambasciata dovrà provvedere a cercarli.
La mattina del 2 settembre i due reporter sarebbero dovuti partire per il sud del Libano su una jeep del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina di Nayef Hawatmeh, che Graziella aveva intervistato nei giorni precedenti, come risulta dal suo taccuino. Da quel momento non si avranno più tracce dei due giornalisti.(Tratto da Agenzia Dire02-09-2022 19:23)
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