E’ online la prima mostra virtuale realizzata dalla Casanatense con il SCMS messo a punto dall’ICCU, con la quale ci prefiggiamo lo scopo di rendere visibile un patrimonio iconografico, se vogliamo minore, ma di interesse storico e documentario e non solo per l’Istituto che lo conserva. La biblioteca Casanatense è popolata da una serie di […]
https://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2015/01/screenshot-movio-casanatens.jpg261492Administratorhttps://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_casanatense_MiC.jpgAdministrator2015-01-22 13:11:482020-05-22 14:09:55I custodi dei libri
https://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_casanatense_MiC.jpg00Administratorhttps://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_casanatense_MiC.jpgAdministrator2013-03-01 12:44:222020-06-14 00:09:05Sigismondo Chigi e il Conclave del 1774
https://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2010/02/img_edit11_guglielmotti.jpg150150Administratorhttps://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_casanatense_MiC.jpgAdministrator2010-02-10 23:00:002020-11-25 10:31:01Padre Alberto Guglielmotti
Silvestro Amanzio Moroncelli (al secolo Giovanni Francesco) abate della congregazione Silvestrina di S. Stefano del Cacco nacque a Fabriano nel 1652. Fu celebre cosmografo, geografo e topografo. Oltre ai due globi casanatensi disegnò due globi per la Biblioteca Alessandrina di Roma e due per quella di S. Giorgio Maggiore a Venezia. Altri ne dedicò ad illustri personaggi: fra questi, quello Celeste per il cardinale Albani di Urbino, quello Celeste e Terrestre per il Principe Odescalchi di Milano e il globo Terrestre e Celeste per Cristina di Svezia, emigrata a Roma, la quale nominò il Moroncelli suo cosmografo.
Tra le carte topografiche celebri quella della Marca e della provincia di Fermo edite da Domenico De’ Rossi e quella del territorio di Fabriano.
I due globi costarono alla Casanatense 402 scudi di cui 200 costituirono il compenso per l’autore. Moroncelli morì a Fabriano nel 1719.
Con la prefettura di Giovanni Battista Audiffredi (1714-1794) la Casanatense raggiungerà il suo massimo splendore, acquisendo quella universalità di contenuti che caratterizzà le sue raccolte fino alla metà del XIX secolo.
Nacque a Saorge (Nizza) il 2 febbraio 1714 e gli fu imposto il nome di Giulio Cesare, che cambiò in Giovanni Battista quando entrò nell’Ordine domenicano nel 1730, aggregato al Convento di S. Maria a Formello di Napoli. Compiuti gli studi alla scuola di illustri maestri, insegnò come Lettore in vari conventi della Provincia domenicana della Lombardia. Nel 1749 conseguì la laurea di Magistero in discipline sacre e nello stesso anno i Padri curatori della Biblioteca Casanatense di Roma lo elessero bibliotecario. Dieci anni dopo ne divenne Prefetto.
Uomo di grandissimo ingegno l’Audiffredi incarna la figura del bibliotecario così come descritto nella voce dell’Encyclopédie. Di lui scrive un contemporaneo, E.Q. Visconti, nel 1785: “In ogni genere di notizie e particolarmente bibliografiche si distingue il padre Audiffredi, primo bibliotecario della Casanatense. Versato nelle lettere e nelle scienze, è forse l’uomo più enciclopedico che abbiamo a Roma. Valente astronomo, dotto antiquario, buon naturalista, eccellente bibliofilo, ha scritto con lode in questi diversi generi ed ultimamente pubblicò un’operetta sulle edizioni romane del secolo XV, piena di belle notizie e osservazioni”.
Dotato di un acuto criterio bibliografico e di una cultura sconfinata organizza e amministra la biblioteca considerandola non come un campo da sfruttare a proprio vantaggio, ma come un’istituzione le cui risorse bibliografiche devono essere rese disponibili agli studiosi, mediante ricchi e ben ordinati cataloghi.
La sua intensa attività bibliografica è infatti sintetizzata dal Catalogo Audiffredi di tutti i libri posseduti a quel tempo dalla Casanatense, che a tutt’oggi è ancora in uso, rappresentando, per una parte dei fondi storici casantense, l’unico supporto catalografico.
L’Audiffredi astronomo per la sua competenza fu incaricato dal duca di Sermoneta di costruire una meridiana nel palazzo Caetani, dove fu istituito un osservatorio che egli utilizzò per alcuni anni. Fu anche collezionista di medaglie antiche, di reperti archeologici, di sigilli, di strumenti scientifici, che raccolse in un piccolo museo nella Biblioteca Casanatense. Morì a 80 anni il 4 luglio 1794
Girolamo Casanate nasce a Napoli nel 1620 da una famiglia di origine spagnola, di Aoiz nella Navarra. Compie gli studi nella città natale, laureandosi nel 1635 in utroque iure e, benché fin da ragazzo avesse dimostrato propensione per la vita religiosa, per compiacere il padre svolge attività forense prima di poter finalmente intraprendere la vita ecclesiastica.
Chiamato presso la Santa Sede gli vengono affidati incarichi prestigiosi nelle legazioni pontificie come governatore della Sabina, di Fabriano, di Camerino, di Ancona e ovunque il suo governo si distinguerà sia per l’impegno civile e sociale, sia per la sapiente politica riorganizzatrice dei territori a lui affidati. Nel 1658 verrà nominato Inquisitore a Malta, carica di grandissima responsabilità, in quanto consisteva non soltanto nel difendere l’ortodossia cattolica dagli attacchi eterodossi, ma anche nel salvaguardare gli interessi della Santa Sede nei confronti dell’Ordine Gerosolimitano. Anche in questo caso con abilità e prudenza riuscirà a comporre le fratture e a servire utilmente gli interessi della Chiesa.
I numerosissimi incarichi che via via gli vengono affidati al ritorno a Roma da Malta nel 1663 (Segretario della Congregazione dei riti, della Congregazione De propaganda fide, Assessore del Santo Uffizio, protettore di diversi ordini religiosi ed infine Bibliotecario di Santa Romana Chiesa) non gli impediscono di dedicarsi ai suoi diletti studi, nonché all’attività di bibliofilo, passione che ha ereditato dal padre Mattia insieme con la preziosa biblioteca, una collezione bibliografica di 1639 volumi fra manoscritti, incunabuli e rare edizioni dei secoli XVI e XVII: testi sacri, liturgici, patristici; testi giuridici, atti dei processi, Decisiones di diversi tribunali fra i quali quello della Sacra Rota romana. E ancora, in linea con la cultura seicentesca, opere storiche di ampio respiro, trattati di politica, opere geografiche, classici greci e latini, opere dei rappresentanti della nuova scienza come Keplero, Della Porta, Cardano.
La “libraria” viene arricchita e accresciuta dal Casanate al punto tale che alla sua morte, avvenuta nel 1700, egli può lasciare ai padri Domenicani, come primo nucleo dell’istituenda biblioteca, una raccolta di oltre 25.000 volumi, comprendente opere di ogni genere e di ogni campo dello scibile umano, un vero mare magnum che suscitava l’ammirazione degli studiosi italiani e stranieri.
https://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/04/Casanate-1.jpg1018682Administratorhttps://casanatense.beniculturali.it/wp-content/uploads/2021/03/logo_casanatense_MiC.jpgAdministrator2008-08-11 04:22:142020-05-05 15:19:52Girolamo Casanate il fondatore