Referente Ilaria Vercillo

La Biblioteca Casanatense è da sempre conosciuta come una delle sedi di conservazione e ricerca privilegiate grazie, in particolare, al prezioso fondo dei manoscritti, nato solo in piccolissima parte dall’eredità del cardinale Casanate e formatosi soprattutto per opera di una illuminata e accorta politica degli acquisti dei domenicani specie nell’arco del secolo XVIII. Il fondo abbraccia un arco cronologico che va dal secolo VIII al XX e consta di 6300 volumi circa, dai diversi formati. I suoi contenuti, che ne rendono la connotazione “universale”, rispecchiano fedelmente le 27 classi materie, adottate per la collocazione dei volumi a stampa conservati nel Salone monumentale della Biblioteca.

Tra i cimeli noti in tutto il mondo si ricordano: exultet, tacuina sanitatis codici liturgici, testi medico-scientifici, codici orientali ed ebraici, autografi famosi.

Per saperne di più:
A. Moricca Caputo, Catalogo dei manoscritti della Biblioteca Casanatense, Roma, 1949
I. Ceccopieri, Il fondo manoscritti della Biblioteca Casanatense, Roma, Palombi, 1988
V. De Gregorio, La Biblioteca Casanatense di Roma, Napoli, Ed. scientifiche italiane, 1993


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Progetto CLORI: censimento della cantata italiana dei secoli XVII e XVII